Auch dieses Jahr wieder rundherum gelungen: Hier sind die Projekte der Studienwochen 2022!
Classe 1a: Vietri sul Mare
Gabriella Del Zotto (discipline artistiche), Carla Crevatin (discipline artistiche) e Rosanna Pangrazzi (biologia)
CORSO DI CERAMICA E RAKU
Vietri sul Mare, la capitale della ceramica della Costiera Amalfitana è dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Artistico dell’Umanità. Vietri è conosciuta in tutto il mondo per la produzione artistica della ceramica. La ceramica di Vietri è scritta anche nel paesaggio, nelle mattonelle inserite nelle murature esterne e interne delle case o incastonate nelle viuzze tortuose. Vietri e gli altri centri della zona diventano così un museo all’aperto, scandito dalle numerose botteghe con i loro prodotti ceramici artigianali. Abbiamo visitato, il sito Archeologico di Pompei. Una città ferma nel tempo, dove tutto sembra bloccato in una dimensione surreale. Le case, le strade, gli edifici pubblici, gli oggetti della vita quotidiana ed addirittura le persone sembrano serenamente addormentate sotto la polvere vulcanica. Abbiamo poi “navigato” lungo la Costiera Amalfitana, l’immensa terrazza sul mare, tripudio di colori e sapori, fino ad arrivare a Capri, l’isola della bellezza, del mito e del fascino raffinato. Lo sketching fatto durante le escursioni aiuta a trovare degli spunti grafico/pittorici da riportare sul prodotto ceramico. Lo scopo del corso è stato quello di scoprire l’arte della ceramica e di suscitare negli alunni il desiderio di cimentarsi in uno dei più antichi mestieri che si conoscono. La tecnica del pollice, del tornio, della lastra e del colombino, della serigrafia ceramica, hanno permesso di sviluppare un percorso creativo su biscotto. La ceramica Raku, ci ha aiutato a capire e valorizzare tradizioni legate a un’antica tecnica giapponese di origini antichissime. Durante il corso si sono trattate nozioni tecniche fondamentali dei processi di lavorazione, cottura e decorazione di manufatti ceramici.





Klasse 1b: Bologna
Raffaella Troiero (discipline artistiche), Patrizia Mazzei (storia dell’arte) Manuel Vogelsang (inglese)
EMOZIONI ANIMATE
Le attività delle Settimane di Studio 2022 sono state organizzate in collaborazione con il Liceo artistico Arcangeli di Bologna: le studentesse e gli studenti della classe L1b hanno sviluppato, insieme a studentesse e studenti di una classe dell‘Arcangeli, un progetto di stop motion sul tema delle emozioni, connesso al contesto urbano. L’esplorazione di Bologna (con produzione di disegni, fotografie, appunti…) è stata infatti una parte fondamentale del progetto, insieme all’utilizzo di tecniche e programmi specifici per la realizzazione dei video in stop motion in diverse piazze della città.
Studentesse e studenti svizzeri e bolognesi hanno lavorato insieme sia nel Centro Studi Didattica delle Arti (CDArt) del Liceo Arcangeli, situato nel centro storico, sia nel FabLab della sede principale della scuola, per ideare le storie e realizzare pupazzi, maschere ed elementi scenografici. Alcune attività introduttive e la sintesi conclusiva hanno inoltre avuto luogo presso l’Aula Magna della Fondazione ANT Italia Onlus.
Le visite al Museo della Storia di Bologna e alla mostra “Folgorazioni figurative”, dedicata a Pier Paolo Pasolini, costituivano parte integrante del progetto. In forma di attività aggiuntive, invece, un giorno intero è stato dedicato alla Biennale d’Arte, con gita a Venezia, e un altro alla visita di Palazzo Schifanoia, Casa Romei e della Pinacoteca di Palazzo dei Diamanti a Ferrara.






Classe 2a: Rimini
Romano Mero (italiano), Silvia Abramini (matematica), Gabriella Lanfranchi (italiano)
LA FOLLIA DI FELLINI
Nel suo spettacolo messo in scena con l’attore e pedagogo riminese Francesco Checco Tonti, la classe 2a interpreta alcune scene di “Amarcord”, il famoso film di Federico Fellini che il regista aveva dedicato alla sua città, Rimini.
Il film racconta un anno nella vita del ragazzo Titta, dalla primavera del 1932 alla primavera del 1933. Gli adolescenti che vi sono rappresentati sognano l’amore e l’indipendenza in un mondo che ancora non è il loro…
Nello spettacolo non possono mancare le originalissime scene della scuola (“Enarpsapfff, ma è difficile il greco!”). Poi si vede la scena della fogaraccia, il “Sechseläuten” riminese (“In America ho visto delle fogaracce alte 106 metri”), la scena della famiglia di Titta a tavola (“Mi ammazzo prima io!”), il nonno di Titta che si perde nella nebbia (“Ma se la morte è così non è un bel lavoro, sparito tutto, gli alberi, la gente, gli uccellini per aria, il vino, te cul”). Bellissima la scena dove i giovani ballano sognando davanti al Grand Hotel e poi, non plus ultra, l’attesa del translantico Rex (“Ma guarda quante ce ne sono, milioni di milioni di milioni stelle, Ostia ragazzi, mi domando come fa a reggersi tutta sta baracca”).
Per mettere a punto le scene, gli studenti della 2a si sono basati anche sul lavoro del biografo felliniano e docente universitario Davide Bagnaresi che sul palco dello spazio k ha condiviso con loro le sue ricerche sull’infanzia e l’adolescenza a Rimini del grande regista.







Classe 2b: Venezia
Michele Rallo (italiano), Hugo Ramnek (tedesco), Daniela Bozzetto (discipline artistiche)
TEATRO E BIENNALE
Le settimane di studio sono state dedicate a praticare e approfondire la conoscenza della lingua italiana.
Alla mattina gli studenti hanno frequentato un workshop teatrale con gli attori Marta Richeldi e Vanni Carpenedo presso il Forte Marghera di Mestre, nel quale hanno utilizzato delle maschere veneziane in cartapesta, prodotte da loro stessi, per dare vita a uno spettacolo in italiano sulla città lagunare.
Accanto al teatro e all’esplorazione delle parti meno turistiche dei sestieri della città la classe ha visitato le Gallerie dell’Accademia, con l’arte del passato e la mostra di Anish Kapoor e la Biennale Arte, rassegna delle tendenze contemporanee nell’ arte mondiale.
È stato pure possibile fare una “gita fuori porta” in bicicletta al lido di Venezia e sperimentare la “voga alla veneta” con un remo solo su barche tipiche della laguna. Ogni studente ha tenuto un “diario di bordo” dell’esperienza veneziana.




Classe 3a: Salina
Gabriella Hunya (discipline artistiche), Stefanie Krausse (tedesco)
BLAU – Blu
Wir haben die Studienwochen auf der Insel Salina verbracht. Die Natur, Wind und Wetter prägen das Leben der Einheimischen.
Zeichnend haben wir den Ort erkundet. Die Beobachtungen, Wahrnehmungen und Skizzen wurden in Bildern verarbeitet, welche am Schluss zu einem Leporello zusammengestellt wurden. Dabei lag unser Fokus auf der Farbe Blau, welche mit Himmel und Meer auf Salina prominent vertreten ist.
Mit drei unterschiedlichen Techniken – Aquarell mit verschiedenen blauen Pigmenten, Cutout/Collage und Cyanotypie – haben wir verschiedene gestalterische Möglichkeiten erprobt.
Abbiamo trascorso le settimane di studio sull’isola di Salina. La natura, il vento e il tempo influenzano la vita degli abitanti del luogo.
Disegnando, abbiamo esplorato il luogo. Le osservazioni, le percezioni e gli schizzi sono stati trasformati in immagini, che sono state infine raccolte in un leporello. La nostra attenzione si è concentrata sul colore blu, che a Salina è rappresentato in modo preponderante dal cielo e dal mare.
Utilizzando tre tecniche diverse – acquarello con vari pigmenti blu, ritaglio/collage e cianotipia – abbiamo sperimentato varie possibilità creative.

Classe 3b: Prato
Manuela Benelli (discipline geometriche), Rudolf Hefti (discipline geometriche)
STADTFRAGMENTE
Prato, con i suoi quartieri e con la propria multietnicità, ha offerto un ottimo momento di riflessione per il nostro progetto.
La città è costituita, appunto, da un tessuto urbano molto variegato e realizzato in epoche diverse che si ricompongono in un interessante intreccio di strade, piazze, giardini e palazzi.
Il nostro lavoro si è focalizzato sulla creazione di un “nuovo” tessuto urbano utopico e/o distopico che potesse rappresentare per ciascuno studente una personale riflessione. Ognuno è stato protagonista della creazione di un piccolo tassello di un’idea più grande che è stata progettata collettivamente nella forma generale. L’opera è frutto di un continuo coordinamento fra tutti gli studenti in tutte le fasi di costruzione. La scelta della forma del singolo tassello è stata individuale ma il medesimo doveva incastrarsi o comunque adattarsi a quello precedente e a quello successivo.
Il prodotto finale è una lunga sequenza di forme e volumi irregolari in ceramica dove ognuno ha sperimentato tecniche di costruzione di forme in legno, di modellazione ceramica e di uso del colore.






Klassen 5ab: Padula
Bernhard Giger (discipline plastiche), Antonio Graziano (discipline plastiche), Antonino Giannusa (discipline plastiche), Franz Blaser (storia), Nicola D'Aguanno
LA PORTA SDRAIATA
Skulpturale Intervention an der Certosa di Padula
Die Schüler:innen der 5.Klassen arbeiteten während zwei Wochen in der Certosa die Padula.
Thema war die Gestaltung einer grossen Pforte, welche den Genius loci der Certosa wiedergeben sollte. Inspiration zur Gesamtform waren vor allem die Kassetten-Türen von Lorenzo Ghiberti am Babtisterium von Florenz. Aber auch der Umstand, dass die Certosa die Padula dem heiligen Lorenzo (christlicher Märtyrer mit Metallrost als charakterisierendes Symbol) gewidmet ist, trug zwingend zur Formgebung bei.
So erhielten die Schüler:innen die Aufgabe, individuell, je ein Motiv zu entwerfen und dieses in ein Relief aus Stein zu schlagen. Die verschiedenen Werke wurden dann in die 48 Kassetten der beiden Flügeltüren eingesetzt.
Die PORTA SDRAIATA steht nun an prominenter Stelle, unmittelbar im Eingangsbereich der Certosa.
Mit 5x5m erreicht das Gesamtwerkt eine imposante Grösse. Das Werk verbleibt an Ort und Stelle.
Verwendete Materialien:
Reliefs: Pietra leccese
Pforte: Cortenstahl




